domenica 18 marzo 2007

I SANTINI DEL PRETE

La presentazione
La materia prevede che esista una anti-materia composta di anti-particelle bricconcelle che quando si incontrano con le loro parenti sorelle positive, generano tensioni radioattive, mesoni, raggi gamma, un vero putiferio della madonna, che ti spedisce veloce verso il nulla.
Figuriamoci per ciò se l'Arte non deve mettere nel conto l'esistenza di una non-Arte, una nona gioiosa posizione di auto-sospensione, di auto-esclusione dal Giardino del Giudizio Critico, dal Paradiso Analitico Ada-mitico, che scodella a getto continuo giovani di tendenza, scalpitanti ai pali della partenza di una carriera foriera di allori, di onori, di paroloni, di pannoloni contro l'incontinenza dell'Ego, che del resto del mondo me ne frego.
Raimondo Del Prete e Franco Santini hanno i cognomi talmente altamente binari complementari, con Yn e Yang equamente miscelati e portati a livelli stellari, da aver dato vita alla bollata ditta postale "I Santini del Prete".
Essi sono dei veri fieri ferrovieri, autentici esercitanti in divisa d'ordinanza, fischietto (Raimondo è capo stazione), martelletto (Franco è capo tecnico verifica sicurezza) e biglietto di viaggio omaggio, i quali si attribuiscono compitispeciali di intervento per il superamento dello steccato che tiene separato il cittadino normale dall'artista fenomenale selezionato per la missione al padiglione coglione alla Biennale del Canal Banal Grande come il glande che se lo inchiappetta.
Con la loro stessa presenza, aboliscono ogni distanza tra specialismo e eclettismo.
In alta uniforme ferrotramviaria hanno sfilato in diverse manifestazioni a carattere di rovescio della medaglia, di non-Arte dunque, sventolando il loro stendardo assai gagliardo che reca scritto "Multiplicité Creativité Solidarieté", oppure "Somaro chi non conosce la differenza tra un artista e un ferroviere". E sempre in perfetto orario, contrariamente alla loro Azienda di riferimento, all'abitudine invalsa del ritardo cronico in uso presso le Ferrovie dello Stato depresso in cui versa la nostra rete di ferrotrazione degna di un'onorata, meritata rottamazione.
Per questo e per altro sono stati insigniti dell'Ordine Patafisico della Giduglia e nominati Reggenti alla Cattedra di Clonazione Ferroviaria.
In quanto Mail-performer, il loro lavoro parallelo cade a fagiolo, in perfetta coincidenza tra mezzo di trasporto (il treno), medium di supporto (la lettera) e tipo di rapporto (lo scambio epistolare e/o veicolare).
Quello che auspicano è una Democrazia diretta, rapida, accelerata, intercity, una concezione allargata e partecipata.
E' più difficile che un ferroviere entri nel Regno dei Cieli dei cimeli museali o che un artista professionista passi il concorso delle F.S. e diriga una stazione, una postazione di controllo per una sicura frenatura? io opto per la seconda, comunque ai posteri l'ardua sentenza.
L'uomo saggio è consapevole, riconosce l'Arte in rarissime cose e/o situazioni, tutto il resto è non-Arte. L'uomo consapevole e saggio riconosce l'Arte in tutti gli oggetti o/e le manifestazioni dell'Universo, per tanto la non-Arte è perla rarissima.
(PABLO ECHAURREN)

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