domenica 4 marzo 2007

Un pò di kultura

L'universo dell'Arte "ufficiale" è molto vasto, coinvolgente, intrigante, ma non sempre corretto nei confronti dell'Artista e del pubblico, in quanto pronto a confezionare- in qualsiasi momento- quale creatore di "mode" - "geni" in erba destinati ad esaurirsi nel corso di una stagione.
Tale comportamento rischia di provocare nell'Artista un vero e proprio trauma, ma contemporaneamente tende a far sorgere forti dubbi sulla credibilità del sistema dell'Arte.
Purtroppo tutto ciò è lo specchio della Società in cui viviamo, dove tutto si usa subito e si getta, dove vige la formula: "da consumarsi preferibilmente entro il...", dove l'interesse personale supera il rapporto umano e sociale.
Ecco allora perchè, di fronte all'Arte Postale (Mail Art) mi sento ancora una volta di affermare che il suo straordinario fascino sta proprio nel fatto che è un'espressione artistica non inquinata dal sistema, in grado di esprimere, provocare, denunciare liberamente, senza limiti di sorta.
Artisti di tutto il mondo sono uniti in un abbraccio universale tramite un international networking circuit in grado di sviluppare rapporti di amicizia e fratellanza con il superamento delle frontiere, con lo scambio di lavori artistici, con la partecipazione a progetti internazionali ed anche con incontri mail-artistici durante i quali vengono eseguite installazioni e performance.
Quindi Mail Art come "ossigeno", Mail Art come "free air", Mail Art come "oasi nel deserto della incomunicabilità". La fantasia, il gioco, la creatività sono ingredienti spontanei nell'Arte postale: proprio per questo a molti progetti aderiscono anche scuole Medie e Istituti d'Arte (italiani e stranieri), presentando lavori ricchi di interessanti concetti. Tale coinvolgimento penso sia molto importante per l'educazione dei giovani alle varie forme artistiche e al consolidamento di rapporti che avvicinano nazioni diverse in un unico "feeling", poichè le opere inviate -per la maggior parte di piccole e medie dimensioni in quanto più idonee al servizio postale- sono in realtà "grandi" per l'anima che contengono.
ANNA BOSCHI

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